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Neyen Srl - Sostenibilità Ambientale ed Economica per la tua Impresa
11/04/2023

Progettazione impianto fotovoltaico

Una corretta progettazione dell’impianto fotovoltaico è fondamentale per garantire un buon ritorno dell’investimento.

Spesso quando si decide di affrontare un percorso di valutazione di un investimento, come quello in un impianto fotovoltaico, si incontrano diversi esperti, si raccolgono informazioni e preventivi. Presto si scopre che ci sono molti parametri da considerare. In questo articolo ti forniremo alcuni strumenti che possono essere utili per costruire un semplice modello di valutazione preliminare. La progettazione di un impianto fotovoltaico “su misura” è un’attività che comporta valutazioni di carattere tecnico, organizzativo e finanziari e tutte devono essere tenute contemporaneamente in considerazione. Sbagliare nella scelta di uno di questi aspetti può mettere seriamente a rischio la redditività dell’investimento, passando da un rendimento a doppia cifra a uno spreco di denaro. La scelta di un partner affidabile che ti guidi nell’individuare la soluzione migliore è fondamentale, ma ci sono alcune considerazioni che puoi svolgere da solo. Iniziamo!

Spesso quando si decide di affrontare un percorso di valutazione di un investimento, come quello in un impianto fotovoltaico, si incontrano diversi esperti, si raccolgono informazioni e preventivi. Presto si scopre che ci sono molti parametri da considerare. In questo articolo ti forniremo alcuni strumenti che possono essere utili per costruire un semplice modello di valutazione preliminare. La progettazione di un impianto fotovoltaico “su misura” è un’attività che comporta valutazioni di carattere tecnico, organizzativo e finanziari e tutte devono essere tenute contemporaneamente in considerazione. Sbagliare nella scelta di uno di questi aspetti può mettere seriamente a rischio la redditività dell’investimento, passando da un rendimento a doppia cifra a uno spreco di denaro. La scelta di un partner affidabile che ti guidi nell’individuare la soluzione migliore è fondamentale, ma ci sono alcune considerazioni che puoi svolgere da solo. Iniziamo!

Quanto costa comprare l’energia?

Questa è la prima domanda da porsi e spesso la risposta è uguale per tutti: tanto. La ragione principale per dotarsi di un impianto fotovoltaico è quindi l’autoproduzione di una parte dell’energia elettrica di cui necessita il nostro processo produttivo (o il nostro ufficio, magazzino, abitazione) in modo da ridurre la quantità di energia acquistata dalla rete, ovvero dal fornitore abituale.

Prova a verificare le tue ultime bollette: su alcune troverai già calcolato il costo unitario della fornitura, altrimenti puoi eseguire questa semplice operazione in autonomia. Prendi la cifra totale da pagare, sottrai l’IVA, sottrai il valore di eventuali conguagli, adeguamenti o pagamenti per altre spese (es. Canone RAI) e ottieni quindi il valore reale dei tuoi consumi. A questo punto identifica la quantità di energia consumata, espressa in kWh. Dividi il costo calcolato come sopra per la quantità di energia consumata in quel periodo e ottieni il tuo costo unitario dell’energia acquistata dalla rete. Questo valore ti serve per calcolare il risparmio da autoconsumo: ogni volta che consumerai 1kWh prodotto dal tuo impianto anziché 1kWh acquistato dalla rete, metterai da parte questo risparmio e nel tempo, con quel risparmio, avrai ripagato il tuo investimento e inizierai ad avere un beneficio economico netto. Considera che, indicativamente, se il tuo costo unitario della fornitura è superiore a 0,120 €/kWh, è molto probabile poter dimensionare un impianto fotovoltaico con tasso interno di ritorno dell’investimento (TIR o IRR) in doppia cifra. Va da sé, che più l’energia da rete aumenta di prezzo, più aumenta il vantaggio dell’autoproduzione. Se negli scorsi 18 mesi non avevi già un impianto fotovoltaico, ti sarai ahimè accorto di quanto possa essere “doloroso” subire un deciso aumento del costo di fornitura da rete quando il prezzo delle materie prime sale non c’è modo di contenere le spese cercando un contratto più vantaggioso. L’unica soluzione è assicurarsi di coprire almeno una parte del fabbisogno con l’autoproduzione.

Il grafico qui sotto mostra l’andamento del PUN (il prezzo unico nazionale, un parametro che può essere utilizzato come rappresentativo del costo medio dell’energia sul mercato) negli ultimi 3 anni. Anche tralasciando i picchi di agosto 2022, dove l’energia ha sfiorato i 1€/kWh, si può osservare che il valore medio del PUN è stabilmente sopra 0,200€/kWh praticamente da tutto il 2021.

Figura 1: andamento giornaliero del PUN. Elaborazione Neyen su dati: GME

Quanta energia consumo?

Rispondere a questa domanda è fondamentale per individuare la potenza giusta dell’impianto fotovoltaico. Infatti, non è necessario essere grandi consumatori di energia per trarre un beneficio dall’autoproduzione, ciò che conta è fare un impianto della taglia giusta. Un parametro semplificato che può essere utilizzato per una prima valutazione è la percentuale di autoconsumo: se sei una PMI e riesce a autoconsumare una quota superiore al 60% dell’energia prodotta dall’impianto, significa che la potenza dell’impianto è stata individuata correttamente. Questo parametro però, da solo, non è sufficiente: se realizzo un impianto troppo piccolo, avrai un ottimo valore di autoconsumo percentuale (al limite anche il 100%) ma autoprodurrai una quota troppo ridotta del tuo fabbisogno, con uno scarso beneficio economico.

In generale si può comunque affermare che l’impianto fotovoltaico è un investimento conveniente a prescindere dalla taglia, tanto è vero che in Italia la maggior parte degli impianti fotovoltaici è di taglia inferiore ai 200kW.

Figura 2: numerosità degli impianti installati in Italia al 31.12.2021. Fonte dati: GSE

Quando consumo l’energia?

Oltre a sapere “quanto” è necessario sapere anche “in che modo” si consuma l’energia. La produzione di un impianto fotovoltaico è legata alla quantità di luce che lo investe: ciò significa, semplificando un po’, che l’impianto produrrà più in estate che in inverno, durante le ore centrali della giornata che la mattina e la sera, e nulla la notte. (tralasciamo qui di parlare delle soluzioni per accumulare l’energia, che pure esistono e in certi casi sono convenienti).

Leggendo assieme quantità e modalità di consumo dell’energia, si ottiene quindi il cosiddetto “profilo di prelievo”, il quale deve essere confrontato con il “profilo di produzione” dell’impianto fotovoltaico per verificare quanto essi possano sovrapporsi. Si tratta di un’analisi complessa, che è bene sia svolta da professionisti, anche ricorrendo a specifici software e modelli. Ciononostante, anche da non addetto ai lavori puoi intuire che se il tuo fabbisogno è focalizzato in ore diurne, a maggior ragione devi prendere in considerazione l’opportunità “fotovoltaica”. E ancora di più se la tua azienda è organizzata con turni di lavoro su 6 o 7 giorni, o se i tuoi consumi sono concentrati nella stagione calda (magari per stagionalità delle tue lavorazioni, o semplicemente perché usi il condizionatore). Qui sotto trovi due grafici tratti da una più ampia analisi svolta per un’azienda: il dimensionamento garantisce un ottimo autoconsumo.


Figura 3: grafici di confronto tra fabbisogno energetico dello stabilimento e prevista produzione fotovoltaica, su base oraria, in due giorni tipo dell’anno 

Quanto spazio occorre?

Una volta che è stata inquadrata la potenza ottimale per l’impianto fotovoltaico in termini di bilancio energetico, è necessario chiedersi se si dispone dello spazio sufficiente per installarlo. Gli impianti di taglia commerciale/industriale, infatti, sono più redditizi se installati sul tetto di un capannone, invece che a terra. Tuttavia il tetto deve essere “pronto” ad accogliere l’impianto fotovoltaico, che se tutto va bene resterà installato per almeno i successivi 20 anni. Ci sono alcune domande a cui rispondere per valutare se il tuo tetto è adeguato:

• Il mio tetto è in buono stato di conservazione/è privo di amianto? Se sono necessari interventi di risanamento o bonifica vanno effettuati prima dell’installazione del nuovo impianto. In quel caso dovrai sostenere un investimento superiore, ma potrebbe essere l’occasione di trasformare un vincolo in opportunità!

• Il mio tetto presenta numerosi ostacoli? Se sono presenti numerosi camini, evacuatori di fumo, lucernari, o altri impianti, è necessario considerare che tutti questi elementi riducono la superficie utilizzabile per l’impianto o perché occupano spazio o perché determinano ombreggiamenti su alcune aree del tetto, che quindi non sono adatte all’installazione dei moduli solari anche se “fisicamente” sgombre.

• Il mio tetto presenta una giusta esposizione al sole? I tetti inclinati verso sud permettono la massima producibilità dell’impianto fotovoltaico, ma anche falde est o ovest sono adatte. È possibile anche realizzare impianti fotovoltaici con esposizioni multiple senza che questo infici la produzione complessiva. Inoltre sono da preferire tetti inclinati, in cui i moduli solari possano essere montati con la stessa inclinazione del tetto stesso. Se hai, ad esempio, un cosiddetto tetto a shed o a dente di sega, potresti essere in una situazione davvero ottimale.

Anche se il tuo tetto non ti sembra ottimale non ti preoccupare: è raro avere coperture inadatte ad un impianto fotovoltaico!


Come finanziare un impianto fotovoltaico?

Gli investimenti in questo settore sono talmente convenienti che sul mercato le opportunità per sostenere l’investimento sono molteplici. Un impianto fotovoltaico può essere realizzato con tanti modelli di business, ad esempio:

• acquisto diretto: puoi acquistare il tuo impianto fotovoltaico chiavi in mano direttamente dall’impresa che lo realizza. Puoi farlo con il tuo capitale o ricorrendo a un finanziamento bancario: tutti gli istituti di credito conoscono ormai molto bene questo genere di investimenti e sono propensi a concedere finanziamenti: in gergo sentirai dire che il fotovoltaico è un investimento “bancabile”;

• acquisto a rate o noleggio: paghi il tuo impianto un po’ per volta, sottoscrivendo contratti pluriennali con una rata fissa e nota. Se l’impianto è ben progettato e realizzato, spesso la rata è inferiore al risparmio in bolletta che ottieni grazie all’impianto, che in sostanza si autofinanzia.

• investimento zero: un investitore realizza l’impianto sul tuo tetto, e tu ti impegni a comprare l’energia prodotta per un certo numero di anni, ad un prezzo scontato rispetto alla rete. Acquistando l’energia a prezzo conveniente hai un risparmio immediato e con ogni kWh acquisti un pezzo dell’impianto fotovoltaico che a fine contratto diventa di tua proprietà a tutti gli effetti.

In questo articolo ti abbiamo fornito alcune semplici regole e strumenti di massima per la progettazione del tuo impianto fotovoltaico. Ma Neyen può darti un importante valore aggiunto: studia insieme a te una progettazione a 360 gradi; realizza il tuo impianto chiavi in mano, dandoti l’opera finita e funzionante; investe al posto tuo, permettendoti di realizzare un impianto fotovoltaico a costo zero. 

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